Addio ai monouso in materiale plastico, dal 14 Gennaio scatta il divieto ufficiale. Noi di Blu Lab Academy da polo impronta Green non possiamo non gioire.
Si tratta del cosiddetto “Sup-single use plastics” ma il divieto riguarda anche tutti i prodotti in plastica oxodegradabili.
Ma quali sono i prodotti vietati e previsti dalla normativa?
Di seguito l’elenco dei prodotti o imballaggi soggetti al divieto (MACSI)
- Bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie
- Posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette)
- Piatti (sia in plastica che in carta con film plastico)
- Cannucce
- Mescolatori per bevande
- Aste per palloncini (esclusi per uso industriale o professionale)
- Contenitori con o senza coperchio (tazze, vaschette con relative chiusure) in polistirene espanso (EPS) per consumo immediato (fast-food) o asporto (take-away) di alimenti senza ulteriori preparazioni
- Contenitori per bevande e tazze sempre in EPS
- Tutti gli articoli monouso in plastica oxodegradabile.
Il divieto è contenuto nell’articolo 5 del Dlgs 196/2021 ed è entrato in vigore il 14 gennaio.
Triste primato per il Mediterraneo
Sul sito ufficiale del wwf si legge che ad oggi si producono 396 milioni di tonnellate di plastica all’anno, 53 chili per ogni abitante del pianeta. Solo poco più del 20% della plastica è stato riciclato o incenerito, e molta di essa ha terminato la sua vita in mare – per un totale di 150 milioni di tonnellate di plastica disperse nei nostri oceani. Solo nel Mediterraneo, ogni anno finiscono 570 mila tonnellate di plastica, l’equivalente di 33.800 bottigliette di plastica gettate in mare ogni minuto.
Il Mediterraneo ha un triste primato per l’inquinamento da plastica. È infatti l’ecosistema più minacciato al mondo dalle microplastiche. Sui fondali marini del Mare Nostrum si registrano i livelli di microplastiche più elevati mai registrati – fino a 1,9 milioni di frammenti su una superficie di un solo metro quadrato. Questi significa che il Mediterraneo ne contiene circa il 7% – anche se ha soltanto l’1% delle acque mondiali.
I Polimeri ammessi
La Direttiva SUP dice esplicitamente all’art. 3 che gli unici polimeri esclusi dal divieto sono quelli naturali non modificati chimicamente. Bioplastiche e plastiche vegetali, siano esse derivate da fonti rinnovabili (totalmente o parzialmente) o da quelle petrolchimiche, rientrano tra i polimeri modificati chimicamente e quindi fra i materiali vietati.
Ma i bicchieri sono ancora ammessi?
Le bottiglie di plastica ed i bicchieri non compaiono nell’elenco di oggetti vietati. Per le prime, la motivazione risiede nella volontà di valorizzare la riciclabilità del PET con le quali sono prodotte, mentre i secondi non vengono nemmeno elencati tra gli articoli per i quali la direttiva richiede misure di riduzione del consumo.
Quindi dipenderà dai paesi membri in fase di recepimento decidere che tipo di azioni intraprendere.
Sanzioni
La violazione degli obblighi relativi a divieto, requisiti dei prodotti e marcatura è colpita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 euro a 25mila euro.
Dentro al piatto quindi, non solo cibo sano ma anche Plastic-free!
Dott.ssa Romano Roberta
Scaricate qui il decreto