Nuova identità locale per un prezioso prodotto agroalimentare siciliano, legato particolarmente al territorio di Raffadali.
I marchi di qualità regolamentati per la prima volta negli anni 90, rappresentato tesori preziosi da riconoscere ma soprattutto tutelare.
Il pistacchio di Raffadali diventa DOP, con l’accoglimento e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE della domanda di registrazione.
Ma cosa cambierà per i suoi produttori?
Una volta registrato e riconosciuto quale prodotto a Denominazione di origine Protetta, tutti i produttori ai sensi dell’Art.12 del Reg 1152/2012 stabilisce che : Le denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette possono essere utilizzate da qualsiasi operatore che commercializzi un prodotto conforme al relativo disciplinare.
Come cambia L’ Etichetta ?
Nel caso dei prodotti originari dell’Unione, che sono commercializzati come denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta registrata, i simboli dell’Unione associati a tali prodotti figurano nell’etichettatura. Inoltre, il nome registrato del prodotto dovrebbe figurare nello stesso campo visivo. Le indicazioni «denominazione di origine protetta» o «indicazione geografica protetta» o le corrispondenti abbreviazioni «DOP» o «IGP» possono figurare nell’etichettatura.
Ricordiamo qui il perchè nascono i Regimi di Qualità: Contribuire attraverso regimi di qualità a ricompensare
gli sforzi dispiegati dai produttori per ottenere una gamma diversificata di prodotti di qualità può avere ricadute positive per l’economia rurale. Ciò vale soprattutto per le aree svantaggiate, le zone di montagna e le regioni, ultraperiferiche, nelle quali il settore agricolo ha un peso economico notevole e i costi di produzione sono elevati. Pertanto i regimi di qualità sono in grado di fornire un contribuito e un complemento alla politica di sviluppo rurale e alle politiche di sostegno dei mercati e dei redditi nell’ambito della politica agricola comune (PAC). In particolare essi possono fornire un contributo alle aree il cui
settore agricolo ha un peso economico più rilevante e, specialmente, alle aree svantaggiate.
La zona di produzione del Pistacchio di Raffadali, ricade all’interno dei confini amministrativi dei seguenti Comuni della Provincia di Agrigento: Raffadali, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta, Agrigento, Cianciana, Favara, Racalmuto,Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Cattolica Eraclea, Casteltermini, Santo Stefano Quisquina, Aragona,
Comitini, Grotte, Montallegro, Alessandria della Rocca, Siculiana, Realmonte, Naro, Porto Empedocle, Castrofilippo,
Campobello di Licata, Ribera, Canicatti, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Camastra; Montedoro e Serradifalco in
provincia di Caltanissetta.
Bene adesso si spera in una corretta gestione di questo Traguardo, carica di progetti e azioni volte alla valorizzazione della Identità Locale del Pistacchio di Raffadali DOP.
Qui il Disciplinare —
Dott.ssa Romano Roberta ( Diritto Mercati Agroalimentari)
Uff. Media Relation